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ISSN 2281-1966

La gestione della memoria nei racconti di Juan Eduardo Zúñiga: una lettura de «La dignidad, los papeles, el olvido»

By Carla Maria Cogotti

AttanasioIl complesso rapporto tra storia e letteratura ha come prospettiva privilegiata dalla quale essere indagato, tra le tante, il caso spagnolo della produzione inerente la guerra civile e la dittatura
franchista, al centro di un vero e proprio boom della letteratura della memoria che non accenna a esaurirsi e che la critica considera un genere letterario a sé.
Juan Eduardo Zúñiga (Madrid, 1919), tra gli autori più apprezzati del panorama spagnolo contemporaneo, ha dedicato al conflitto la trilogia di racconti di cui fanno parte i volumi Largo
noviembre de Madrid (1980), La tierra será un paraíso (1989) e Capital de la gloria (2003), tra le opere che hanno maggiormente contribuito a forgiare e a fissare nella memoria collettiva degli
spagnoli la memoria storica del loro controverso passato.
Obiettivo del presente contributo (basato sull’edizione italiana de La terra sarà un paradiso) è offrire una panoramica generale di carattere critico sul volume, da approfondirsi poi tramite lo studio del racconto “La dignità, i fogli, l’oblio”, magistrale esempio della fitta rete tematica, simbolica, ma anche polifonica e intertestuale, di cui Zúñiga si avvale per ricreare l’oppressivo clima del dopoguerra nella capitale. Gli studi sulla fenomenologia della memoria (Halbwachs, Ricouer, Assmann, Weinrich) consentono di dimostrare come nel textus operino molteplici elementi riconducibili non solo alla memoria collettiva del conflitto ma, in particolare, alla problematica individuale della gestione del ricordo in relazione agli abusi di memoria e all’ars oblivionalis.


    

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